A distanza di un anno dall’articolo ”Studenti e mondo del lavoro: alternanza d’illusioni?” vi proponiamo una nuova analisi della situazione riguardante l’Alternanza Scuola Lavoro. In questo anno scolastico (2017/18), infatti, è stato nominato un nuovo responsabile del progetto, il professor Salvatore Tarca. Nell’illustrarci il progetto, il professore si è soffermato sul significato vero dell’ASL, sulla sua funzione di investimento sul nostro futuro, sul nostro diventare adulti, cittadini e lavoratori. Nella sua analisi il nostro referente abbraccia tutti gli aspetti.
Ecco per gli studenti e per i lettori di Novus le sue riflessioni raccolte in una conversazione informale e schietta. Le domande erano tante, ma questa volta diamo spazio alla risposta lunga e articolata del professore.
“Ci teniamo a evidenziare come i metodi organizzativi dell’Alternanza siano sicuramente migliorati rispetto allo scorso anno, così come speriamo e siamo convinti di riuscire a fare ancora di più il prossimo. Il 2017 è stato il secondo anno di “vita” del progetto, era ovviamente di primaria importanza la sua attivazione, e si trattava di un lavoro urgente, da concludersi in tempi strettissimi; è stato veramente impegnativo per tutti gli attori coinvolti.
Ora vogliamo rifinire, continuare a correggere, ci proponiamo di lavorare soprattutto sull’integrazione degli studenti in questo progetto creato per loro; inoltre vorremmo creare una efficiente rete di aziende con cui stabilire convenzioni (su questo non riceviamo tanto supporto da parte del Ministero) che consistano in opportunità reali di sperimentazione di diverse realtà lavorative. Ci sono ancora vari aspetti da curare; stiamo lavorando tanto su regolamentazioni interne (cioè relative al nostro istituto, sono un’attenzione in più che vogliamo dedicare alla tutela dello studente), per definire regole basate su criteri anche abbastanza specifici, che permettano ai ragazzi di giovarsi al meglio di questa esperienza, di imparare, di conoscere diverse e nuove realtà lavorative, di cominciare ad esplorare un mondo di cui faranno presto parte.
Ecco perché riteniamo necessario riflettere sulla qualità dell’offerta di collaborazione degli Enti, che devono presentare attività che abbiano un minimo di ricaduta sul vostro piano di studi, che possano fornire un contributo al vostro essere cittadini. Alcune classi stanno lavorando in ambito sanitario, un ambiente veramente ricco di spunti di riflessione umani e professionali. Lì è possibile confrontarsi con la realtà in un modo che, alla vostra età e con altre modalità, difficilmente si sarebbe potuto fare.
Penso che abbiate tutti sentito qualcosa sui numerosi casi di sfruttamento di studenti avvenuti per mezzo del progetto, verificatisi in tutta Italia. È questo che assume primaria importanza: gli Enti coi quali ci relazioniamo devono garantire dei criteri, non è assolutamente ammissibile che si verifichino casi simili, sfruttamenti di qualsiasi tipo.
È anche per questo motivo che è stata avviata la piattaforma cui vi siete registrati: lì potrete segnalare anomalie, trovare informazioni utili, avere una nuova e diversa connessione col progetto.
Il Ministero non si esprime chiaramente su molti aspetti dell’ASL. Come ho già detto, non sono state definite rilevanti modifiche (ad esempio, il numero di ore da coprire è rimasto il medesimo, 200), ma pare sia in fase di elaborazione un albo ministeriale. Non sono espresse delle vere e proprie limitazioni; le attività possono essere portate avanti sia in orario curricolare che non (durante le vacanze estive, ad esempio). I limiti perciò ci sentiamo di metterli noi: è importante che lo studente non perda un numero eccessivo di ore di spiegazione: siete al triennio, avete un carico di studio notevole e alcuni di voi sono in procinto di sostenere l’esame di Maturità, chiediamo per questo di evitare per quanto possibile di far coincidere le ore dedicate all’attività con quelle di lezione in classe. Come esempio posso portare nuovamente l’attività dei ragazzi negli ospedali: è un’attività che richiede di essere svolta in mattinata, e per questo i ragazzi e i docenti si stanno impegnando a far coincidere questi tempi, per quanto possibile, con il periodo che va da giugno a settembre. È vero, viviamo in una regione non molto sviluppata, specialmente per quanto riguarda i settori più avanzati (tecnologici o di ricerca), e questo si trova a limitare quello che è il vostro ‘campo di azione’, in particolar modo per voi, studenti di un liceo. Tuttavia è possibile sfruttare ciò che lo stesso territorio offre: l’università, il comune, la finanza, gli ospedali, gli enti pubblici. È così che lo studente può incontrare una realtà che ha l’effetto di vero orientamento: quel valore aggiunto all’istruzione, quel qualcosa in più che permette di conoscere il mondo, di diventare adulti e lavoratori”.
Ecco il link della piattaforma voluta dal ministero riguardante le attività dell’Alternanza: http://www.istruzione.it/alternanza/la-piattaforma_tutorial.html
di Chiara Cocco