Stranger things: un titolo che sicuramente molti avranno già sentito in quest’ultimo periodo; infatti, la serie, ha letteralmente spopolato negli ultimi mesi, scalando velocemente tutte le classifiche di serie TV, e rimanendo costantemente in cima.
Questa serie, iniziata nel 2016 e che prosegue tuttora con la terza stagione, vede come ideatori Matt e Ross Duffer, che, nella loro idea di serie TV fantascientifica, hanno trovato quella vincente: infatti, essa si presenta originale e diversa dalle altre, facilmente distinguibile dalla massa di serie TV prodotte in questi ultimi anni e diffuse grazie a piattaforme come Netflix e siti di streaming.
La serie parla di questa piccola cittadina dell’Indiana, Hawkings, in cui è stato rapito un bambino e dove, da parecchio tempo, avvengono cose strane: si scopre infatti che lì vicino si trova un centro di ricerca dove si svolgono esperimenti top secret e il ritrovamento di una bambina collegata con il centro, aiuta gli amici del bambino, che lo stanno cercando, a iniziare a fare luce su quanto avviene.
Si scopre inoltre che vi sono dei mondi paralleli, popolati da creature mostruose che cacciano e uccidono uomini, donne e bambini nel momento in cui una persona proveniente dalla Terra varca i loro confini.
La serie presenta fin da subito una struttura ben organizzata, ricca di colpi di scena e con una trama intrigante; al contempo, però, l’ambientazione, se non fosse esplicitamente indicata, rimarrebbe favolistica, estremamente astratta e senza nessun tipo di connotazione caratteristica, tipica della periferia americana a cui molte serie TV fanno riferimento.
Il realismo che si presenta nella parte che precede la rivelazione del carattere fantascientifico della serie, è in contrasto con lo scarso spessore dell’ambientazione, che in questo caso tende a fare puramente da sfondo alle vicende narrate. I personaggi vengono presentati in maniera realistica, conferendo loro un certo spessore psicologico e inquadramento sociale.
Abbiamo quindi una serie nuova e intrigante, capace di far appassionare moltissimi spettatori grazie ai piccoli accorgimenti usati per accrescere l’audience, che risulta elevatissima.
L’operazione messa in campo dai suoi ideatori risulta ben riuscita, capace di confrontarsi con serie seguitissime da decenni e in grado di tenere testa alle serie TV di maggiore impatto e successo.
E voi che ne pensate di questa serie? L’avete mai vista? Vi è piaciuta e l’avete trovata intrigante?
di Arianna Basciu
Delicatamente determinata, non si tira indietro se c’è qualcosa di importante da fare per qualcuno o se vale la pena intrattenersi con leggerezza.
P.S.: Ah e ama Grey’s Anatomy.