Ho venticinque anni, mio fratello trenta. Dicono e scrivono che è saltato in aria per imperizia piazzando una carica di dinamite lungo la linea ferroviaria.
Le forze dell’ordine perquisiscono le nostre case, la radio. Fanno sparire documenti e materiali. Ignorano vistose tracce di sangue nel casolare vicino al luogo dell’esplosione…
Al Peppino terrorista nostra madre non crede.
Come avviene con gli alberi con radici più profonde, la tempesta la rafforza, la rende ostinata.
(Giovanni Impastato, Mio fratello, p.263)

Peppino Impastato ha fatto sentire la sua forza e il suo coraggio lunedì 22 Aprile 2024 nel Liceo Scientifico Pacinotti. A portare il suo ricordo è suo fratello, Giovanni, che ha incontrato circa 260 studenti delle classi 3A, 3H, 3I, 3M, 3N, 4A, 4B, 4C, 4I, 4M, 5A, 5B, 5M, che durante il corso dell’anno hanno letto il libro Mio fratello, hanno riflettuto sulla mafia e la legalità e prodotto diversi lavori che hanno presentato e donato al nostro ospite speciale.

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Mattia Renna di 5C ha guidato il dibattito tra gli studenti e Giovanni Impastato che con profonda sincerità e passione ha raccontato le storie della sua famiglia, i sentimenti che ha provato nella sua giovinezza e le battaglie che continua a fare per la verità e la legalità.

Peppino e Giovanni insegnano che occorre essere non semplicemente “buoni cittadini” e “cittadini onesti”, ma occorre diventare “cittadini partecipi”!

“Odio gli indifferenti.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”.
(Antonio Gramsci)

Un ringraziamento a DemeaEventiCulturali e ad Antonio Oliveri per la sua disponibilità [video].

Referenti del progetto: M.Annunziata Lenigno, M.Luigia Farci, Orietta Sanna.
Altri docenti coinvolti nel progetto: Alessandra Demuro, Giovanna Lui, Marina Martes, Lucia Piras, Nicoletta Piu, Adriana Scano, Stefano Soi.