Certamen Karalitanum: la premiazione

Il Certamen Karalitanum, divenuto, alla sua quinta edizione, appuntamento ricorrente del calendario scolastico regionale.

Mercoledì 22 maggio si è svolta presso il Liceo Dettori la premiazione della gara regionale del Certamen Karalitanum. La competizione ha visto la partecipazione di studenti provenienti da diverse scuole superiori della regione, licei classici e scientifici, mettendo alla prova le loro competenze traduttive e interpretative.

Il Certamen Karalitanum, divenuto, alla sua quinta edizione, appuntamento ricorrente del calendario scolastico regionale, si distingue per la sua capacità di unire studenti con una passione comune per la lingua latina, indipendentemente dal loro percorso di studi.

La competizione si è svolta su una traduzione dal latino per gli studenti delle classi seconde e quarte del liceo classico, mentre gli studenti dello scientifico si sono cimentati sia su una prova di traduzione (classi seconde e terze), sia su una prova di Civiltà (studenti delle classi quarte e quinte), cioè sull’elaborazione di un saggio interpretativo che richiedeva la capacità critica di analizzare e contestualizzare il contenuto storico e filosofico dei testi latini, proposti con traduzione a fronte.

Tre alunne della classe 2F sono risultate vincitrici della categoria Juniores: si tratta di Anna Grosso (terzo posto), Sara Ciceri (secondo posto) e Elisa Ciccu (primo posto), che hanno tradotto un passo di Aulo Gellio.

Hanno conquistato, rispettivamente, il primo e il terzo posto della categoria Seniores Alberto Serra (3F) e Daniele Puddu (3N) cimentandosi su un passo di Cicerone.

Ha ottenuto il primo posto della categoria Civiltà Leonardo Romagnani (4N) con un saggio sul tema della religio, svolto a partire dagli stimoli offerti da un passo del De natura deorum di Cicerone e del De rerum natura di Lucrezio; terzo classificato Luca Manias (5O), con l’interpretazione di un passo degli Annales di Tacito.

La vittoria dei nostri studenti nel Certamen Karalitanum è una chiara dimostrazione di come le competenze scientifiche possano fecondamente coniugarsi con la passione e la dedizione per le discipline umanistiche nel segno di una comprensione approfondita e integrata del sapere umano.


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